Al termine della gara contro la Prodeco Calcio Montebelluna, mister Francesco Baldini e Tommaso Busatto, hanno risposto alle domande della stampa.
Baldini: “Il risultato, in questo periodo, conta veramente poco. I ragazzi avevano sulle gambe un carico di lavoro molto importante e infatti ero un po’ preoccupato per questa partita. All’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica, visto che non abbiamo ancora lavorato più di tanto sulla tattica, poi abbiamo capito come andare a scalare contro il loro 4-3-3 ed è diventato tutto un po’ più semplice. Mi tengo lo spirito che hanno avuto i ragazzi, dovevamo mettere minuti e infatti, quelli che sono partiti, ne hanno fatti all’incirca una settantina. Domani faremo il contrario con quelli che hanno giocato con il Montebelluna, che quindi ne faranno venti, mentre gli altri faranno settanta minuti contro il Cartigliano. Però i ragazzi hanno sulle gambe un carico di lavoro veramente importante ed è fondamentale che nessuno si faccia male muscolarmente, perché vuol dire che stiamo lavorando bene per i carichi che stiamo mettendo.
Ronaldo? Sta facendo un lavoro differenziato. Gli ho fatto fare un tempo di partita mercoledì forse accelerando un po’ i tempi. Non ha fatto i cinque giorni di preparazione allo Sporting, quindi è andato un po’ in fatica.
Scarsella? Vedremo se inserirlo qualche minuto domani perché ha fatto il ritiro con il Modena, ma prima di arrivare da noi è stato fermo dieci giorni, quindi dobbiamo essere sicuri di non rischiare niente.
Aspetti positivi? A piacermi più di tutto è lo spirito, la voglia di andare a recuperare palla. Anche contro il Montebelluna abbiamo fatto qualche goal rubando il pallone là davanti e, quando si entra in possesso così vicino alla porta, c’è una percentuale altissima di realizzazione. Questo non lo dico io, ma le statistiche, per questo è quello che stiamo ricercando e che oggi mi è piaciuto.
Aspetti negativi? Oggi ero un po’ preoccupato per il carico di lavoro che avevano i ragazzi sulle gambe, possiamo migliorare ancora in tantissime cose. Non abbiamo ancora lavorato tantissimo dal punto di vista tattico, sicuramente qualche errore lo commettiamo. Possiamo migliorare tantissimo dal punto di vista del palleggio e sul dominio della palla.
Cosa manca? Lo sanno i direttori, viviamo in simbiosi quotidiana e ci confrontiamo. C’è qualcuno che si sta giocando qualcosa di importante, ho parlato con i portieri, come ho già detto in settimana, e sanno che c’è in ballo per loro qualcosa di importante. Manca sicuramente qualcosina, non serve fare nomi o parlare di ruoli, ma i direttori fino a qui hanno lavorato molto bene e dovranno fare tanto in uscita, ma il mercato è ancora lunghissimo. Anzi, in questo periodo tutti i giocatori vogliono giocare in Serie B e pensano di poterci giocare, tra quindici giorni inizieranno a spaventarsi e forse diventeranno appetibili anche altre piazze”.
Busatto: “Sono contento, oggi il mister ha fatto giocare noi più giovani, credo che abbiamo fatto abbastanza bene. Abbiamo cercato di mettere in campo quello che ci ha chiesto, ci siamo impegnati. Il ritiro è iniziato da un po’, quindi le gambe cominciano ad essere stanche, ma abbiamo dato il massimo. Alessio? Con Filo mi trovo bene, abbiamo giocato insieme nella Primavera e quindi ci conosciamo a memoria. Sono contento che entrambi stiamo facendo bene. Rientrato a casa? Ho fatto un’esperienza fuori che mi è servita tanto, penso di essere cresciuto molto, sia a livello umano, che a livello calcistico. Sono rientrato e penso di essere più maturo, farò di tutto per dimostrare al mister che posso far parte del gruppo e posso meritarmi un posto nel Vicenza, perché è la mia città e, per me, è un motivo di orgoglio. Squadra? Siamo un gruppo unito, abbiamo voglia di lavorare insieme per raggiungere grandi obiettivi a fine stagione. Dove sono cresciuto? Penso a livello umano, ho maggiore esperienza. All’inizio avevo difficoltà a giocare tra i grandi, perché non ero abituato e sentivo un po’ di pressione e difficoltà. E’ un calcio diverso da quello della Primavera, ma ora sono più tranquillo. Caratteristiche? Sono una punta centrale, più di fisico che di movimento, penso di saperlo usare bene e l’obiettivo è sempre quello di buttare la palla in rete. I più vecchi del gruppo? Cercano di darci consigli e ci aiutano molto, come Pasini, Giacomelli, Cappelletti. Se non facciamo le cose fatte bene, magari ci rimproverano ed è giusto, perché ci aiutano molto a crescere”.