Mister Brocchi ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida di campionato contro l’Ascoli, in programma domani alle 14.00, allo stadio Romeo Menti.
Brocchi: “Le speranze ci sono, è normale che quando si perdono due partite, rimanga sempre un po’ di amaro in bocca. Abbiamo giocato due partite contro due squadre molto forti, soprattutto contro il Monza, dove abbiamo giocato in dieci per buona parte della gara. Contro il Parma potevamo fare qualcosa di diverso, avremmo potuto portare a casa punti. La speranza è quella di interpretare la gara nel modo corretto fin dal primo secondo, come è stato interpretato il secondo tempo della sfida contro il Parma, che è ciò che ci ha portato a fare dei risultati utili e a vincere delle partite importanti che ci hanno riavvicinato alla zona che dobbiamo andare a prendere. Domani sarà un’altra partita difficile, contro la squadra col miglior rendimento in trasferta, è una squadra che gioca bene, che ha certezze e ha delle ottime individualità. Loro giocano liberi mentalmente e sono in un ottimo momento. Sicuramente sarà una partita difficile, nella quale dovremo mettere tutto quello che abbiamo dal punto di vista energetico, che è la cosa più importante. Dobbiamo giocare col massimo rispetto, senza alcun tipo di timore, con la voglia e la volontà di provare ad impensierire l’avversario attraverso l’aggressività e la voglia di portare a casa il risultato.
Il campionato ci sta aspettando perché davanti non corrono? Non è che il campionato ci sta aspettando, siamo stati bravi noi a recuperare un po’ di terreno. Le difficoltà le abbiamo noi come le hanno tutte le altre squadre, se ci troviamo in questa situazione di classifica vuol dire che, sia noi che le altre, abbiamo dei problemi. Il problema è l’interpretazione della partita a livello emotivo ed energetico, l’ho già detto tante volte, giocare a calcio è qualcosa di bello e va interpretato con lo spirito giusto, non con la paura o il timore di sbagliare, bisogna invece essere consci del fatto che per ottenere un risultato dobbiamo disputare una prestazione perfetta perché al minimo errore siamo sempre puniti. Servirà concentrazione massima, ma soprattutto tantissime energie.
Con il Parma è mancata la bava alla bocca? Io la analizzo in maniera diversa, non di pancia, avendola rivista. All’occhio è sembrato questo, ma non è mancata l’aggressività, perché abbiamo rubato palla tante volte nei primi 25 minuti, il problema è stata la gestione della palla riconquistata. Quello è stato un problema tecnico, perché abbiamo sbagliato troppe palle nel momento in cui la riconquistavamo, non è stato un problema di aggressività, ma si è sbagliato il passaggio decisivo.
Formazione? Crecco è squalificato. Fortunatamente Maggio ci sta dando una grandissima disponibilità, quindi sopperiremo all’assenza di Crecco con lui, nella speranza che possa reggere tutta la partita. De Maio ha qualche problemino fisico, vedremo se partirà dal primo minuto. A centrocampo la questione è legata al grande dispendio di energie fisiche dei vari Bikel, Zonta e Cavion che hanno giocato tanto nell’ultimo periodo, a causa dell’assenza di Ranocchia, che ha pesato tanto dal punto di vista gestionale. Quando giochi tanto, con un calendario assurdo come quello degli ultimi 45 giorni, la gestione è complicata sotto questo punto di vista. Davanti, invece, sono tutti a disposizione. Meggiorini? Si è allenato con continuità e sicuramente sarà della partita domani. A sinistra? Giocherà Bruscagin. È entrato bene l’altro giorno, dal punto di vista energetico ci dà sempre tanto. L’aspetto emotivo è complicato per molti giocatori, mentre Bruscagin sia dal punto di vista emotivo, che da quello energetico, è un ragazzo che ci ha sempre dato tanto.
Aggressivi domani? Per forza, dobbiamo sempre essere aggressivi, la mentalità deve essere quella. Dobbiamo essere aggressivi e non concedere spazi agli avversari. Loro sono una squadra molto verticale, una squadra che ha delle grandissime individualità, perché ha dei giocatori che da soli possono risolvere la partita. Nel reparto offensivo hanno 3-4 ma anche 5 giocatori che possono decidere la partita con una giocata decisiva del singolo. Dovremo cercare di limitare le loro fonti di gioco ed essere molto aggressivi sui portatori di palla, oltre a essere molto bravi sulle letture difensive a campo aperto.
Quanto manca a Mancini per essere decisivo? Faccio un’altra domanda, quanti giocatori dell’età di Mancini giocano titolari? In Italia è diverso rispetto all’estero, purtroppo. Mancini sta crescendo e si sta allenando bene tutti i giorni, ma gli manca ancora qualcosa sul piano caratteriale. Se ti vuoi salvare in serie B, devi mostrare di avere qualcosa di importante sul piano caratteriale. Lui è un ragazzo che, per l’età, ha delle enormi potenzialità ma deve acquisire cattiveria agonistica, malizia e furbizia. Deve migliorare dal punto di vista della forza, soprattutto nei contrasti con difensori che fanno di questo aspetto il loro punto di forza. Ci darà qualcosa di importante nel prossimo futuro, ma al momento è ancora presto, nonostante le grandissime potenzialità.
L’energia sopperisce alla mancanza di qualità? Nell’ambito della singola partita sicuramente sì, l’energia è fondamentale. Ragionando in senso più ampio invece, qualità e personalità sono le due doti che servono maggiormente per poter arrivare a centrare degli obiettivi. E’ normale che non sia abbastanza l’aspetto energetico, ma non si può prescindere da quello. Deve essere la base su cui poggiare per poi metterci dentro la qualità e la personalità che ti fanno raggiungere degli obiettivi o meno.
Prestazioni aggressive da qui alla fine? Credo che l’obiettivo della squadra sia sempre stato quello di mettercelo. In questo campionato, dalla prima all’ultima in classifica, non ho mai visto che una squadra che ha dominato l’avversario dal primo all’ultimo minuto. È normale che la partita viva di momenti in cui si soffre e altri no, perché il livello è abbastanza equilibrato. Una partita di dominio totale la possono fare forse tre, quattro squadre, tipo Monza e Lecce, che hanno dei giocatori con una tale esperienza e forza che in alcune partite possono dominare l’avversario per tutti i 90 minuti. Le altre squadre invece faticano all’interno della gara. Nel momento in cui stai dominando l’avversario devi essere arrembante, nel momento in cui invece stai soffrendo devi saper soffrire insieme”.