Mister Brocchi ha incontrato la stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Monza, in programma domani alle 20.30, allo stadio Romeo Menti.
Brocchi: ”Penso che dopo una sconfitta del genere, forse sia meglio tornare in campo subito, nel senso che, lo spirito e la voglia di rigiocare immediatamente una partita, deve essere totale. Quindi, paradossalmente, a volte il calcio ti dà la possibilità di rimediare ad un qualcosa di negativo, quindi giocare subito può essere anche meglio. La squadra, l’ho detto già tante volte, non dimostra dal punto di vista mentale, sconforto o atteggiamenti sbagliati durante la settimana. Io sono arrivato in un momento difficile, dopo due anni nei quali la squadra aveva ottenuto dei buoni risultati, aveva fatto qualcosa di importante e adesso invece c’era un momento decisamente negativo. Sono arrivato cercando di portare una mia interpretazione, una mia visione di quello che può essere il calcio, cercando anche di portare delle modifiche, delle novità che i ragazzi stanno cercando di interiorizzare, però io penso, che ad oggi, sotto alcuni punti di vista mi posso ritenere soddisfatto di quello che stanno facendo e dei numeri che ci sono, quindi ci sono degli aspetti positivi e ce n’è uno invece che è negativo, ovvero quello più importante, che è quello dei risultati.
Quindi questo porta sicuramente sconforto, ma allo stesso tempo deve dare la forza di reagire, di credere nelle cose positive che stanno facendo, perché è difficile vedere le cose positive in un momento di difficoltà, ma io ho il compito di analizzare le partite, ho il compito di analizzare i numeri, ho il compito di analizzare quelle che sono le dinamiche che succedono durante la gara e qualcosa di buono in questo periodo c’è stato.
È normale che l’ultima partita abbia fatto male a tutti, perché come ho già detto, fino al palo di Ranocchia la squadra ha giocato una buonissima partita, poi dopo abbiamo subito un goal alla prima occasione, ci siamo disuniti. Io ho anche cercato di fare qualche mossa, per cercare di aiutare i giocatori e magari non ci sono riuscito, perché c’è stata un po’ di sofferenza, ma anche sul 2-0 abbiamo avuto due occasioni per riaprire la partita e non siamo stati bravi a sfruttarle. Poi penso che il 3-0, con conseguente espulsione, sia stato un qualcosa di veramente grave da sopportare.
Però io sono ottimista e devo esserlo, sono io quello che deve portare la squadra ad un livello caratteriale più alto, sono io che sono stato sempre un combattente nella mia vita e cerco di essere per loro un aiuto, sto cercando di imprimere loro un aspetto importante, che è quello di saper reagire a qualsiasi cosa succeda durante la gara e che i ragazzi devono essere sicuramente più determinati e attenti in determinate situazioni.
Io penso che il lavoro di noi allenatori è molto, molto difficile, perché penso che sia l’unico lavoro dove, in brevissimo tempo, ti chiedono di fare tantissime cose, e io lo sapevo, lo so, e però penso che allo stesso tempo nessuno abbia la bacchetta magica per risolvere le cose nel breve. Io quindi devo analizzare gli aspetti positivi, cercare di migliorarli ancora tanto e cercare di portare via questa paura di perdere che sta condizionando il rendimento della squadra.
Pensiamo di farcela? E’ l’obiettivo che dobbiamo avere, perché se pensiamo di non farcela, allora molliamo. Io nella mia vita non sono mai stato abituato a mollare e mai e poi mai accetterei che i miei ragazzi mollassero o pensassero che non ci sia la possibilità di fare un qualcosa di importante. I miei ragazzi lavorano tutti i giorni con l’obiettivo di uscire da questa posizione di classifica, con l’obiettivo di migliorarsi in campo nella qualità del gioco e soprattutto in questo momento, nell’ottenere un risultato. E io devo essere per forza ottimista, devo essere per forza sicuro di quello che sto facendo perché devo dare sicurezza ai miei giocatori ed è quello che sto cercando di fare.
Formazione? Anche domani avremo diversi giocatori con diversi problemini, quindi magari qualche scelta sarà obbligata, però sto cercando anche di trovare quelle soluzioni che possono mettere in una zona di comfort i giocatori per far sì che possano rendere al 100%. Lavoro dalla mattina alla sera per trovare le soluzioni giuste per questa squadra, ma soprattutto è importante per me guardare i ragazzi negli occhi e vedere la voglia che hanno e devono per forza riuscire a trasformarla in campo, per reagire ai momenti di difficoltà ed essere veramente un blocco di squadra unico.
Io penso che la scelta debba andare su quei giocatori che stanno bene in questo momento. Non è a parole che si ottengono i risultati, ma si ottengono nel campo. Mi piacciono quei giocatori che magari parlano di meno, ma nel campo si fanno sentire e quindi è sicuramente una scelta dovuta alle caratteristiche e rispetto a quello che mi stanno facendo vedere in questo periodo. Sicuramente non ci sarà Cappelletti, perché purtroppo ha questo problema, oltre a Lanzafame, Rigoni, Cester e Giacomelli che è squalificato. Poi abbiamo qualche giocatore che ha qualche problema, tipo Padella che si è allenato un giorno negli ultimi sei, Brosco invece è uscito dalla partita di Terni con un problema, quindi neanche lui è in perfette condizioni, Meggiorini non è in perfette condizioni e altri che magari non hanno i 90 minuti nelle gambe.
I tifosi? Io a loro ho già personalmente chiesto scusa per la partita dell’altro giorno. I tifosi hanno il diritto di esprimere la loro amarezza, sicuramente speravano di vedere una squadra diversa con dei risultati diversi ed è l’obiettivo che abbiamo noi. Io quello che posso dire è che sicuramente, si combatte, sicuramente si lavora per uscire da questo momento, perché oltre al fatto di uscire da questa situazione di classifica, direi molto complicata, c’è anche la voglia e la volontà di trascinare questo pubblico che merita qualcosa di importante.
Trequartisti? Dalmonte e Giacomelli lo sono, Proia lo può fare pur avendo caratteristiche diverse. Giocare con il trequartista permette di essere più aggressivi, in quanto con i due attaccanti davanti e il trequartista si riesce ad avere un’aggressione alta, senza gli avversari possono avere superiorità numerica con i difensori e con il play davanti alla difesa, arretrandoti. E’ una scelta che dà rispetto ad un determinato punto di vista e toglie dall’altro. Ogni sistema di gioco ha pregi e difetti, è l’interpretazione che fa la differenza.
Avrebbe voluto un avversario diverso domani? Hanno una rosa di qualità alta, anche se avranno forse un paio di defezioni, non so dire se è meglio affrontare una squadra più o meno forte, ma so che dobbiamo andare in campo senza alcun timore reverenziale, dobbiamo andare in campo con il coltello tra i denti e tenendo palla. Dobbiamo tenere più la palla per subire meno la pressione avversaria.
Se ho sentito la Presidenza? Ci sentiamo ogni giorno, c’è un dialogo costante. Loro sono molto presenti, non è che ci siamo parlati perché abbiamo perso a Terni, ma ci parliamo costantemente dal primo giorno in cui sono arrivato. Come li trovo? Non sono felici e sicuramente non c’è la serenità che si potrebbe avere con una classifica diversa, ma lavorano con la voglia e la volontà di fare il bene di questa squadra, sono sempre presenti e cercano di dare un sostegno ai ragazzi e questa penso sia la strada giusta. A volte la presenza della dirigenza può essere un segnale importante per i giocatori e qui c’è.
Partita da ex? Ho dei ricordi bellissimi, abbiamo vinto un campionato e abbiamo sfiorato la Serie A. E’ stata un’esperienza bella e ricca di emozioni, altamente formativa, posso solo parlarne bene, avremmo tutti preferito chiuderla con la vittoria lo scorso anno, ma non sempre nel calcio accade. Ho solo parole positive per loro.
Che gara voglio vedere? Una partita di carattere dove i miei giocatori mettono in campo tutto quello che hanno, non si risparmiano e mettono in campo tutta la loro voglia di conquistare un risultato ed è fondamentale l’approccio e saper vivere i momenti chiave della gara, sopportando i momenti di difficoltà.
Cosa mi sarei aspettato? Almeno 2-3 punti in più e per il lavoro fatto penso ci potessero stare. Mi infastidisce parlare di fortuna, ma siamo molto a credito con il caso e, se in un paio di occasioni fosse girato diversamente per noi, ora avremmo una tranquillità e una forza diversa per affrontare questo percorso in salita”.