Mister Di Carlo ha risposto in videoconferenza alle domande dei giornalisti, alla vigilia della sfida contro la Reggiana, in programma domani alle ore 14:00, allo Stadio Menti.
Di Carlo: “Il mio primo pensiero è rivolto a tutte le mamme, soprattutto a quelle biancorosse, desidero fare gli auguri a tutte le mamme.
Siamo arrivati all’ultima partita, in questi due anni di lavoro abbiamo portato mentalità e vittorie, ora serve la continuità che fa crescere per arrivare ai risultati più importanti. Quest’anno siamo sempre stati al di sopra della zona rossa, a dimostrazione che la squadra era buona ed è cresciuta molto, purtroppo nelle ultime partite qualche sconfitta di troppo, non ha permesso di aprire altri scenari ma con il pareggio di Frosinone si sono chiusi due anni importanti.
Sassolini da togliere? In questo anno difficile per tutti, l’unico momento che non mi è piaciuto è stato il periodo nel quale abbiamo avuto il Covid, dove non si è capito che bisognava stare più vicini alla squadra. Non c’è stato molto equilibrio, non siamo stati aiutati da nessuno, è l’unico momento in cui posso dire che non è stata una cosa bella, il resto del campionato invece sono cose che fanno parte del gioco, vittorie e sconfitte, dove ci possono stare le critiche. Ma in quel periodo: tifosi, tv e stampa, non sono stati vicini alla società e alla squadra. Dobbiamo costruire per vincere e quindi non si deve portare negatività.
La partita con la Reggiana? Mi dispiace che la Reggiana non abbia ottenuto la salvezza, nonostante il buon mercato di gennaio e gli auguro un pronto ritorno in B, perché la città e i tifosi se lo meritano. In quest’anno gli è andata male ma noi comunque domani vogliamo finire al meglio perché ottenere un risultato positivo è il nostro obiettivo.
Formazione? Domani giocheranno titolari sia Mancini che Ierardi, in mezzo al campo potrebbe esserci qualche variazione e mi prendo un attimo di riflessione, davanti Lanzafame potrebbe essere della partita. Padella in campo in allenamento? E’ il nostro guerriero numero uno, domani non può essere convocato, ma il nostro Padellone, come lo chiama Giacomelli, è sempre un punto di riferimento fondamentale per la squadra e per infondere le giuste motivazioni. Non ci saranno Pontisso e Zonta perché entrambi hanno un fastidio al ginocchio per alcune botte prese, così come Dalmonte che però sta meglio. Ci sarà invece Cester dalla Primavera. Jallow? Sta meglio dopo che era uscito dalla gara per un problema. Ieri non si è allenato, oggi invece si è allenato a parte.
Assenza lunga di Dalmonte? L’edema che ha avuto al ginocchio ci ha messo più tempo del previsto ad asciugarsi, ora sta meglio e questo è un buon auspicio per l’anno prossimo. Purtroppo era rientrato ma dopo 2 mesi in cui non giocava ha accusato un nuovo problema ai flessori, perché aveva spinto tanto in gara.
Un anno senza spettatori? Io sono arrivato a Vicenza perché so benissimo il valore aggiunto che possono dare alla squadra i nostri tifosi e lo scorso anno per 7 mesi abbiamo visto l’aiuto che ci danno per vincere il campionato di Serie C e sappiamo benissimo quanto sia difficile vincere la C, basti pensare a Bari e Padova, nonostante i grossi investimenti. Noi poi non abbiamo potuto festeggiare con loro e quest’anno non abbiamo potuto giocare con il loro supporto e l’appoggio del Menti è un valore aggiunto, spero che con i vaccini gran parte o almeno metà del pubblico possa tornare perché ci sono mancati tantissimo. Colgo l’occasione per ringraziare quelle decine di tifosi che sono venuti ieri a Capovilla ad omaggiare i ragazzi, seppur distanziati, sono queste le cose belle che ci sono qui a Vicenza.
Il giocatore sorpresa? Gli obiettivi li abbiamo raggiunti sempre attraverso la squadra, sia lo scorso anno che quest’anno, il gruppo è fantastico, lo dico a tutti. Sono i primi ad essersi messi in discussione, i primi ad aver reagito e aver raggiunto le vittorie necessarie per arrivare alla salvezza. Tutti i giocatori sono stati condivisi, tra me e Magalini, grazie alla disponibilità della proprietà che è la cosa più importante in assoluto. Ho detto l’80 %, perché non si può arrivare a tutti, a volte per motivi vari non si può arrivare a quelle che sarebbero le prime scelte, capita a noi come capita agli altri. L’augurio è poter dare continuità al progetto che si è iniziato: le vittorie e mentalità ci sono, ora serve la continuità”.