Mister Di Carlo ha risposto in videoconferenza alle domande dei giornalisti, alla vigilia della sfida contro la Reggiana, in programma domani alle ore 14:00, al Mapei Stadium.
Di Carlo: ”Come stiamo? Non parlo più di come stiamo prima della partita, non dico più nulla ai ragazzi, sennò succede il contrario e avvengono infortuni. Dico sempre ai ragazzi che “la formazione è questa ma domani può cambiare”, poi ogni volta ne rimangono fuori due. Adesso stanno tutti bene, in questi due giorni abbiamo avuto notizie positive, il rientro di Giacomelli e Dalmonte, Cappelletti rientra dalla squalifica, Pontisso sta meglio. Domani l’unico che dobbiamo valutare è Zonta, la ginocchiata che ha ricevuto dietro il gluteo gli faceva ancora molto male ieri, lo valuteremo oggi, Gori è recuperato. Il resto del gruppo sta abbastanza bene. Si torna al 4-3-1-2? Dipenderà dai giocatori che verranno schierati in campo. Anche l’ultima partita era un 4-3-1-2 perché Meggiorini aveva il compito di abbassarsi. 4-3-3 o 4-3-1-2 se lo fai un po’ più aperto cambia poco, l’importante è che si vada in campo con la giusta determinazione e sono convinto di questo.
Cappelletti centrale o terzino? Potrei farlo rientrare centrale, uno dei due centrali di martedì lo farò recuperare, disputerà la seconda partita Bruscagin. Abbiamo bisogno di forze fresche perché domani sarà una partita difficile e affronteremo una Reggiana aggressiva. Abbiamo bisogno di giocatori freschi a livello mentale e fisico. Dopo aver affrontato due big giochiamo contro una squadra in difficoltà? Rispettiamo tutte le squadre, perché tutte hanno le qualità per mettere in difficoltà qualsiasi squadra in questo campionato. A me interessa parlare dei nostri, sarà una partita difficile perché loro hanno avuto una settimana di tempo per prepararla mentre noi un giorno e mezzo. Io però voglio vedere una squadra compatta nel coraggio e nella convinzione. In questo momento noi come gruppo e come squadra stiamo già vincendo perché siamo tornati ad essere solidi, determinati e cattivi. Dobbiamo mettere in campo quella solidità e quella voglia di cercare i 3 punti che possono fare la differenza. Siamo vincenti come squadra ma bisogna essere vincenti sul campo. Abbiamo fatto due pareggi con due buone squadre, ma sappiamo bene che i 3 punti fanno la differenza in questo campionato.
Agazzi e Valentini nuovi rinforzi, cosa otteniamo in più? Come ho fatto con Simone Guerra, voglio ringraziare Nicola e Federico. Due giocatori che ho conosciuto l’anno scorso, anche loro hanno contribuito a far sì che il Vicenza tornasse in Serie B. Voglio ringraziare entrambi, per la professionalità, la disponibilità e per tutto quello che hanno fatto. So benissimo che loro non hanno giocato tanto, a livello di impatto e di insieme probabilmente erano anche un po’ arrabbiati con me, tra virgolette, ma ci sta, fa parte del gioco. Ma li voglio ringraziare perché sono due grandi professionisti, la Serie B è merito anche loro che hanno fatto squadra. Per me la squadra e il gruppo sono la cosa più importante che ho in testa. Avere giocatori con la testa libera e con la testa impostata nel modo giusto fa parte del DNA di questo Vicenza. Li voglio ringraziare e faccio loro un in bocca al lupo. Agazzi domani partirà titolare probabilmente. Valentini è un giocatore che già conosco e che se domani dovessi schierare è già pronto. Ha esperienze in Serie B, ha fatto la Serie A, secondo me è un giocatore che può tornarci utile, è un altro capitano, aggiungiamo personalità e garra, lui è argentino e ha la garra.
Mercato completo? Dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. È chiaro che se squadre come il Vicenza nel mercato di gennaio vogliono andare a rivoluzionare la rosa significa che non hanno fatto bene prima. Secondo me invece il Vicenza è una squadra che ha lavorato bene, probabilmente all’inizio non siamo riusciti a raggiungere qualche obiettivo che ci eravamo prefissati per cercare di far crescere questa squadra, ci siamo arrivati un po’ dopo. Oggi abbiamo consolidato questo gruppo mettendoci dentro Agazzi e Valentini. Sono usciti tre giocatori e ne sono entrati due, questo per noi era già un obiettivo, togliere almeno un giocatore della rosa in più perché era abbastanza ampia. Abbiamo preso due giocatori che ci faranno molto comodo, esperti, di categoria, che ci servivano per lottare fino al 95’ di ogni partita. Quindi il mercato è chiuso? La squadra è abbastanza completa, però il mercato chiude il 31 di gennaio, perciò bisogna essere vigili e attenti a qualsiasi cosa che può succedere. Però oggi il Vicenza ha una rosa abbastanza ampia per giocarsi le proprie carte per arrivare alla salvezza il prima possibile.
Mapei Stadium in pessime condizioni, sarà un problema per il Vicenza? La Reggiana è una squadra che gioca a calcio, come noi quando ci esprimiamo in verticale. È una squadra aggressiva che ci farà giocare poco, dobbiamo essere rapidi e veloci a capire che le seconde palle saranno determinanti, dobbiamo cercare di uscire fuori dal loro pressing il prima possibile. Io vedo i miei giocatori vincenti nella testa e quindi sono molto fiducioso per questa partita per portare a casa punti importanti. Il campo non deve essere una scusante perché l’anno scorso noi effettivamente avevamo un campo molto peggiore e abbiamo vinto comunque molte partite qui al Menti, è una questione di testa e di motivazioni.
I tempi di recupero di Nalini? Nalini mi sembra che abbia fatto l’ultima risonanza ieri, ci hanno dato l’ok, può iniziare ad andare più forte, penso che nel giro di una-due settimane lo potremo rivedere sul campo.
Ce la giochiamo meglio con squadre forti, ci incasiniamo con le squadre più deboli? Non ci sono squadre materasso in questa categoria. Quando meno te lo aspetti e prendi una gara sottotono perdi la partita, perché non sei cattivo, aggressivo e combattente, quando tiri in porta e non fai gol, agli altri basta mezzo tiro per vincere la partita. La Reggiana ha il suo momento difficile e non sta giocando male ma subisce quando non deve subire e non fa gol quando lo deve fare. Speriamo sia così anche domani, dalla prossima possono fare quello che vogliono. Io posso solo dirvi che dobbiamo guardare a noi stessi, alla nostra squadra, al coraggio e alla convinzione che abbiamo in questo momento. Dobbiamo essere liberi nella testa e andare a cercare quei tre punti che possono fare la differenza per la classifica in questo campionato. Il Vicenza si deconcentra? C’è la stessa concentrazione ma la differenza è che magari la squadra avversaria giocando meno, fa giocare di meno anche te. Lì bisogna trovare il colpo di qualità e qualche volta quando ti manca qualche giocatore di quello spessore lì, come a noi è successo recentemente con Dalmonte per esempio, invece di fare 10 azioni ne fai 5 e non bastano. In quelle 5 lì bisogna essere più concreti per vincere le partite”.