Le dichiarazioni del Presidente Stefano Rosso, di mister Stefano Vecchi e Nicola Rauti al termine della gara contro il Trento.
Presidente Stefano Rosso: “Oggi ci tenevo a venire per mettere come presidente la faccia della società e della proprietà. Faccio innanzitutto i complimenti al Padova per la vittoria di questo campionato. Poi, volevo fare grandi complimenti alla nostra squadra per questa bellissima rincorsa, perché siamo arrivati a giocarci il campionato all’ultima giornata e nessuno in questa stanza a dicembre ci avrebbe creduto. Tengo molto a ringraziare la squadra per quello che ha fatto e dato, il mister, lo staff, la dirigenza e i nostri grandi tifosi che non hanno mai smesso di incitarci e continueranno a farlo anche durante i playoff. Ora ricarichiamo le batterie, stacchiamo qualche giorno, facciamo defluire le tossine di questo finale e poi ci ripresenteremo a testa alta per cercare di dare il massimo e arrivare il più in alto possibile.
Questo finale? Sicuramente sì poteva fare meglio, ma le gare dell’ultima giornata sono sempre particolari. La partita di oggi non la considero molto, probabilmente avevamo l’orecchio più da un’altra parte che qui. Sicuramente ci aspettiamo di non vedere più prestazioni simili dal punto di vista mentale, per rispetto verso il nostro lavoro, la società e i tifosi bisogna fare meglio e dare il massimo. Credo siano state più pesanti queste due settimane che non la rincorsa fatta in questi otto mesi. Dobbiamo stare tranquilli e ripartire dalle nostre consapevolezze e dalla nostra forza. Abbiamo fatto comunque 83 punti che dimostrano la solidità della squadra, la forza e la panchina profonda. Dobbiamo ricaricarci e ripartire”.
Mister Vecchi: “Fino alla parità numerica e anche fino al goal del 2-1 abbiamo provato a vincerla, come dovevamo fare, poi con il 2-1 e sapendo come stava andando la partita dall’altra parte chiaramente non c’erano molti margini per raggiungere quell’obiettivo. Con la piccola speranza che potevamo avere oggi non siamo partiti bene, loro dall’inizio hanno avuto un piglio migliore del nostro, poi però la partita l’avevamo indirizzata, abbiamo avuto anche delle belle occasioni nel secondo tempo per poter creare i presupposti per fare il secondo gol, poi sull’espulsione chiaramente contro una squadra ben organizzata e che gioca a calcio fai fatica ad andare con un uomo in meno a mettere pressione, ad aggredire a rubare palla e di conseguenza ti sleghi un po’, perdi un po’ le distanze. Una sconfitta che spiace per il percorso che abbiamo fatto fino ad oggi, volevamo chiudere al meglio anche per i nostri tifosi che sono venuti ancora tutti in massa, come ci hanno creduto loro, ci credevamo anche noi, fino alla parità numerica e fino al 2-1 loro, siamo stati in campo per vincere la partita. Non è stata sicuramente una partita brillante, però credo che lo spartiacque sia stata l’espulsione di Rossi che ha spostato l’equilibrio verso il Trento.
Quelli entrati dalla panchina non hanno dato un contributo significativo? Chi è entrato è entrato anche in un momento complicato, perché comunque eravamo rimasti in dieci. Non era facile soprattutto per chi è entrato.
Ronaldo? Credo si sia fermato in tempo, una contrattura al polpaccio, poi domani valuteremo e vedremo gli altri acciaccati perché qualcun altro è uscito un po’ malconcio.
C’è da resettare? Adesso sappiamo che dobbiamo giocarci il salto di categoria attraverso il playoff. Lasceremo qualche giorno libero ai ragazzi per staccare completamente, domani mattina comunque ci ritroveremo al campo, faremo il punto della situazione, poi lasceremo 3-4 giorni liberi ai ragazzi. Andremo a preparare i playoff consapevoli di essere una squadra forte, consapevoli di aver fatto un percorso importante, consapevoli che possiamo andare a giocarsela con tutti e dobbiamo giocare con lo spirito, con l’atteggiamento e con la mentalità di una squadra consapevole di essere forte.
Due sconfitte nelle ultime 4 partite cosa serviva? Vincerle. E per vincerle? Oggi si è perso meritatamente perché poi gli episodi particolari dell’espulsione hanno messo comunque nelle condizioni il Trento, che già è una ottima squadra, di vincerla. Quella con la Virtus Verona è chiaro che rimane qua, però voi continuate a chiedere e a dire cosa manca e che punti dovevamo fare, dove li abbiamo persi, io continuo a dire che abbiamo fatto un percorso notevole. Poi sicuramente queste ultime due gare non siamo stati il vero Vicenza.
Per ritrovare il vero Vicenza? Occorre staccare un attimo e poi ripartire con le nostre cose che abbiamo sempre fatto da un anno e mezzo a questa parte.
Può essere utile avere l’esperienza dell’anno precedente per fare un playoff diverso? Diverso nel senso che comunque si fanno due partite in meno, quindi entriamo nel turno successivo, perché lo scorso anno dopo la gran rimonta che abbiamo fatto siamo arrivati comunque terzi e quindi abbiamo dovuto fare degli scontri importanti anche con un calendario complicato. Taranto, Padova, Avellino e poi la Carrarese. Sicuramente l’esperienza che ti porti dietro è quella di averli già fatti, di sapere cosa si prova, di sapere cosa serve, di sapere dal punto di vista emotivo anche come andare ad affrontarli, perché noi lo scorso anno li abbiamo fatti molto bene. Lo scorso anno per assurdo arrivavamo un po’ più lanciati, quest’anno invece che abbiamo fatto un campionato clamorosamente migliore, perché lo scorso anno è stato fatto solo il girone di ritorno in un modo molto positivo e comunque in crescendo, perché anche all’inizio del girone di ritorno quando c’eravamo noi non è che stessimo facendo benissimo. Quest’anno invece che abbiamo fatto tutta la stagione ad alto livello ci arriviamo un po’ delusi. Per questo lasceremo qualche giorno ai ragazzi per smaltire un po’ la delusione, perché comunque c’è e ce la siamo portata dietro come dicevo prima nelle ultime due gare. Poi però bisogna partire consapevoli di essere una squadra forte e che ci possiamo giocare le nostre carte alla grande”.
Nicola Rauti: “C’è un po’ di delusione che è evidente perché questa è una squadra che non ha mai mollato e fino all’ultimo secondo ci abbiamo creduto, anche se sapevamo che sarebbe stato molto difficile arrivati ad oggi, però comunque sappiamo che tutti questi sbalzi di umore che abbiamo avuto nelle ultime settimane ci daranno una grande benzina per quello che sarà un mese di serate elettriche, serate dove avremo bisogno dei nostri tifosi che anche oggi sono stati incredibili, che ci hanno creduto forse anche più di noi e ci hanno aiutato. Oggi la sconfitta ha fatto male, perché a noi perdere quest’anno c’ha sempre fatto male e ci ha forgiato però da un punto di vista personale. Sappiamo che faremo un mese da protagonisti dove dovremmo essere protagonisti e tutto quello che è successo quest’anno sicuramente ci darà una grande benzina, anche se ora abbiamo bisogno di staccare qualche giorno.
Ha anche inciso la parte psicologica oggi? Personalmente, avevo più paura per quella con la Triestina perché venivamo da una sconfitta bruttissima, a livello morale eravamo molto a terra e anche lì sono rimasto sbalordito dai miei compagni, da noi da tutti, che siamo riusciti ad andare lì e abbiamo tenuto un campionato vivo fino ad oggi. Poi oggi è chiaro che dovevamo e volevamo vincere, poi vedendo anche come è andato il risultato dall’altra parte cambiava poco, cambiava più a noi. C’è da fare comunque i complimenti al Padova perché si sono dimostrati più bravi di noi e noi dobbiamo ripartire.
Cosa è mancato? Secondo me siamo partiti lenti, siamo partiti come quasi impastati, loro hanno fatto subito un gol, come è capitato nell’ultimo mese che al primo tiro ci fanno gol e ancora un gran gol anche. Poi dopo ci siamo ripresi, abbiamo ripreso la partita e il secondo tempo lo abbiamo preparato cercando di vincerla ma poi ha inciso anche l’espulsione. Ormai la partita di oggi va fatta scivolare, anche se fa male, però va fatta scivolare perché come detto bisogna preparare al meglio quello che sarà un mese importante
Le trasferte hanno inciso molto su questo cammino? Sì, adesso che si può tirare una linea così, va detto. Sappiamo che noi abbiamo un fortino in casa che ai playoff sarà fondamentale continuare a mantenere, sappiamo anche che va migliorato quello che è fuori casa. Sono mancati dei momenti, delle partite dove probabilmente si poteva e si doveva fare di più. Però ho pochi rimorsi per quello che la squadra ha dato perché veramente non credo che sia stato facile essere a meno 10 e non è stato facile neanche essere di nuovo superati, nonostante ciò ci ha fatto molto male però non vedo la squadra distrutta, vedo una squadra che sa che vuole essere protagonista e questo è quello che è importante.
Padova? Il Padova secondo me ha fatto un girone d’andata straordinario, sembrava a un certo punto imbattibile. Poi noi abbiamo detto sempre “pensiamo a noi” ma vi assicuro che non è stato facile vedere una squadra che andava in campo prima e dopo di noi e vinceva sempre, quindi il girone d’andata sicuramente ha fatto la differenza perché poi noi il girone di ritorno abbiamo comunque continuato a fare il nostro, loro sono calati e probabilmente nel momento finale noi siamo calati e loro invece hanno mantenuto e continuato nel loro livello. Obiettivamente contro di loro non mi sono mai sentito inferiore, però alla lunga di un campionato va detto che sono stati più bravi.
Resta la soddisfazione del gol? Sì, Ronaldo mi ha dato una palla straordinaria, poi al di là di quello veramente mi auguro che ci possano essere goal più importanti.
Mai recuperato da uno svantaggio? Una squadra come la nostra, dal primo giorno di ritiro all’ultimo, ha sempre avuto la pressione di doverle vincere tutte le partite e a volte la pressione ci ha alimentato, a volte può anche essere che la pressione ci abbia un po’ danneggiato. Soprattutto quando si va in svantaggio perché con la consapevolezza di essere una squadra forte sapendo che dovevamo vincerle tutte, soprattutto per come stava andando la squadra che ha vinto. Quando andavi in svantaggio probabilmente si alzava di più la pressione, si alzava di più quello che era un po’ il nervosismo e forse questo non ha aiutato, però oggi si riazzera tutto, perché al termine delle partite dei playoff bisogna vincere per arrivare dove lo sappiamo”.