Mister Stefano Vecchi ha incontrato la stampa, in vista della sfida contro la Pro Patria, in programma domani alle ore 17:30, allo stadio “Carlo Speroni”.

“Peggior attacco contro miglior difesa? I numeri dicono questo e molto spesso danno ragione, però sappiamo benissimo le insidie che ci sono in partite come questa, dove squadre che si devono salvare danno l’anima, soprattutto in casa. La squadra sta molto bene, stiamo facendo chiarezza anche sul discorso entrate ed uscite, quindi si sta ultimando il gruppo che fino alla fine dovrà darci molte soddisfazioni. Sono molto contento di quello che si sta facendo adesso e di quello che vedo in settimana. Però ogni gara presenta delle insidie e la Pro Patria in casa è sempre difficile da affrontare.

Biancorossi più concreti e con più equilibrio? L’equilibrio lo abbiamo sempre avuto, in questo momento c’è grande fiducia e consapevolezza che se mettiamo in campo le nostre armi migliori, ovvero aggressività, forza fisica abbinata alla qualità, si vede quello che abbiamo fatto nelle ultime partite. Fa parte tutto di un percorso di crescita, però ci sono margini di miglioramento. La cosa che mi rende fiducioso è che il gruppo segue e lavora con grande impegno e professionalità.

Manca Leverbe e rientra Laezza che è fresco di rinnovo? Rientra anche Sandon, abbiamo un organico ampio e lo stiamo completando in modo che sia forte ed omogeneo per sopperire ad eventuali assenze e squalifiche nei prossimi mesi. Anche domani chi giocherà, saprà fare molto bene.

La situazione infermeria? C’è Rossi fuori, gli altri sono a disposizione. Zonta ha qualche problemino ma è a disposizione.

Chi subentra dà anche di più a volte? Deve essere la nostra forza e mi rende tranquillo, perché chi entra dà spesso qualcosa in più e ci fa fare un salto di qualità. Quando si fa la formazione all’inizio, c’è più di qualche dubbio, perché in tanti si stanno proponendo molto bene. Per arrivare in fondo e arrivare dove vogliamo arrivare, serve anche questo.

Questa è anche la forza dello staff? Sì, però se fai parte di un gruppo come il nostro che punta sempre al massimo, non puoi avere il posto assicurato, devi dimostrarlo sul campo. E poi all’interno della squadra c’è una sana competizione, perché il livello è molto alto.

Capone? Capone è uno di quelli che mi stanno mettendo in difficoltà nel fare la formazione, perché si sta ritagliando un posto importante ed era quello che mi auspicavo, quando lo abbiamo preso.

Due punte e trequartista o due trequartisti? La differenza è sottile, perché in campo le due punte ci sono sempre. Abbiamo preparato le due opzioni, in caso dovesse capitare, siamo capaci di cambiare pelle.

Quattro attaccanti tutti interscambiabili, oppure c’è qualcuno che si accoppia meglio? In genere, per caratteristiche, uno di struttura si abbina meglio ad uno di movimento, però abbiamo visto che Rolfini e Rauti possono giocare benissimo insieme e creare, con la loro velocità, grattacapi alle difese avversarie. Dovrei, ma non ho tempo, provare Morra e Ferrari insieme, per capire se possono coesistere. Qualche esperimento lo abbiamo già fatto, vedremo se capiterà.

Come va il recupero di Ferrari e Ronaldo? Bene, hanno alzato l’intensità. Non c’è grande possibilità di far fare loro 90 minuti per trovare la condizione. A inizio stagione sarebbe più facile farlo. Possono avere più minutaggio. Chi sta facendo adesso però sta facendo molto bene.

Aver recuperato due punti al Padova aumenta ancora un po’ di più il morale? E’ chiaro che permette di vedere che è possibile e dobbiamo fare in modo di controllare la nostra striscia vincente per approfittare di eventuali loro cadute. Noi dobbiamo anche valutare il percorso importante che stiamo facendo, nello sport c’è anche chi a volte fa qualcosa di eccezionale, lascia l’amaro in bocca, ma dobbiamo essere consapevoli di quello che stiamo facendo e focalizzati per fare ancora meglio

In cosa c’è da crescere? Nei particolari. Quando arrivi ad un livello di prestazioni così alto, devi lavorare sulle sfumature e non più sull’aspetto grossolano, come abbiamo dovuto fare appena arrivati lo scorso anno.

Soddisfatto del mercato? Siamo alla finestra e la società sta lavorando per completare l’organico, dopo l’uscita di un giocatore importante come Greco, e ci dispiace che sia andato. Lui ha spinto molto per uscire già questa estate, poi è rimasto. E’ un ragazzo che merita tanto, si è messo sempre a disposizione, lavorando sempre con grande impegno, però merita di giocare di più da titolare per il valore che ha. Noi dobbiamo trovare qualcosa soprattutto a sinistra per completare il gruppo”.

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