Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi, Christian Capone e Alex Rolfini, al termine della gara contro l’Albinoleffe.
Vecchi: “Abbiamo fatto una buonissima partita, in cui abbiamo dato aggressività, intensità e continuità di gioco per tutta la gara. Sapevamo che l’Albinoleffe era una squadra molto brava nelle ripartenze e nei contropiedi, con giocatori veloci. Una squadra che sa giocare ma non abbiamo permesso loro niente, o comunque poco e abbiamo creato tante opportunità. Abbiamo messo pressione.
Porta stregata? Goal annullati, parate del portiere, tiri fuori, però la fiducia c’era perché la squadra era in grande condizione sia in aggressione che in palleggio. Ho fatto dei cambi, quando ho pensato che in quel momento, qualcuno potesse darci di più e, in effetti, sono entrati bene anche i cambi. Continuo a dirlo ma è una cosa importante e fondamentale, perché in questo modo siamo riusciti a mantenere alta l’intensità per 95 minuti.
E’ stata una scelta tecnica De Col-Laezza? Innanzitutto, volevo vedere De Col in quel ruolo, perché non l’ha fatto molto e per la velocità loro, gli si addiceva. Come seconda cosa, poi, abbiamo bisogno di tutti, per cui dobbiamo farci forza tutti assieme, coinvolgendo tutti. De Col arrivava da un periodo in cui aveva giocato poco ed era giusto metterlo in campo.
Rolfini non era così lo scorso anno? L’anno scorso non ha avuto tempo per dimostrare quello che sa fare. Sta facendo molto bene, quando ha fatto goal gliel’hanno annullato, ha avuto anche altre opportunità, sa muoversi molto bene con Morra e Della Morte. Poi, sono molto contento per l’ingresso di Capone che finalmente ha fatto goal perché ultimamente sta dimostrando di poter diventare un giocatore importante per noi. Inoltre, il bomber è sempre lì. Sono contento di quello che stiamo facendo, ma dopo una partita così, non potrebbe essere altrimenti.
Due punti rosicchiati al Padova? Dobbiamo pensare a noi, alle nostre partite e a vincerle, se poi loro rallentano o frenano, dobbiamo essere pronti per approfittarne, come abbiamo fatto oggi. Ma la strada è lunga.
Oggi ancora una partita senza subire gol? Sì, è una dimostrazione di solidità. In una situazione è stato bravo Confente facendo una parata, d’altra parte lo paghiamo ed è giusto che ogni tanto si faccia vedere anche lui (ride, ndr)”.
Capone: “Il gol? Dopo la traversa colpita, ho avuto l’occasione e sono riuscito a segnare, è stato liberatorio, nel tiro prima volevo spaccare la porta per liberarmi. Era da tanto che cercavo questo momento e sono felicissimo che sia arrivato oggi e che abbia portato i tre punti.
Cos’è cambiato rispetto alla prima parte di stagione? La stagione è sempre stata positiva, i risultati sono sempre arrivati, quando ti trovi a diversi punti dal primo posto, magari sembra che ci sia qualcosa che non va benissimo, però sono tante gare che vinciamo, in casa il gioco è molto fluido e ci divertiamo molto di più. Queste vittorie aumentano il morale. A livello personale, sono arrivato a fine mercato, la squadra era nuova e ho dovuto ambientarmi, conoscere i nuovi compagni, ma sono sempre stato positivo e ho sempre cercato di dare il massimo, quando entravo in campo. Sono felice che questo abbia portato al goal oggi.
Albinoleffe? La loro è una squadra forte, arrivava da tanti risultati positivi e, infatti, ci hanno fatto sudare questa vittoria. Siamo stati bravi a chiuderla e a cercare anche il terzo goal. Dobbiamo continuare così e pensare di vincere la prossima partita fuori casa.
Due punti rosicchiati al Padova? Siamo felici, menomale che anche loro ogni tanto perdono dei punti, noi dobbiamo guardare il nostro percorso che è super positivo e il resto viene da sé. Continuiamo così. Sono davanti a noi e aver recuperato due punti è importante per noi, dobbiamo cercare di vincerle tutte perché è l’unico modo per avvicinarci.
Dedica? Alla mia famiglia, a mia figlia che è piccolina e al nonno della mia compagna che oggi è scomparso, è un goal per lui.
Mister ha detto che sono importante? Sono molto contento che il mister abbia così tanta stima nei miei confronti, me l’ha sempre dimostrata, anche nei momenti più difficili, in cui giocavo meno. Per un giocatore, sentire la fiducia del proprio allenatore e della propria squadra è importante. Io sono felice qui e spero di essere d’aiuto ancora per la squadra, con altri goal e assist, per arrivare al risultato che cerchiamo tutti”.
Rolfini: “Sono contento, devo continuare così. Anche oggi è stata una partita tosta, giocata alla grande, contro una squadra molto forte ma preparata bene. I gol servono per fare vincere la squadra e ben vengano.
Porta stregata? Due gol annullati, due mangiati o almeno uno sicuro, alla fine è entrata.
Infortunio mi ha fatto bene? Sicuramente muove tante cose dentro, sono contento di poter dare una mano alla squadra.
Episodi? Gara difficile perché loro sono una squadra preparata e organizzata. Mi sembrava ci fosse rigore, l’arbitro ha detto che sul rinvio involontario, non c’è rigore. La mia prima rete effettivamente l’ho toccata di mano.
Il Padova che rallenta dà un ulteriore carica ? Il campionato è lungo, sapevo che avrebbero avuto una partita difficile contro l’Arzignano. Il girone è questo, puoi vincere o perdere con tutte, in quanto tutti sono organizzati e vogliono vincere. Noi dobbiamo cercare di vincere fino alla fine.
Come Ancona a livello realizzativo? Per me è un bel momento, cerco di godermelo al 100%. Sono felice perché aiuta la squadra a vincere, vogliamo fare un campionato al vertice e rimanere lì a giocarcela fino alla fine.
Reparto offensivo importante? Un reparto offensivo molto pregiato come il nostro, spesso aiuta e determina. E’ importante chi sta fuori, come oggi Capone che è entrato e ha spaccato la partita.
Se mi sento maturato? Sì, mi sento cresciuto, ogni anno spero di maturare ulteriormente.
Applausi della Curva con la bimba in braccio? Per me era la prima volta con lei, ero molto emozionato e concentrato su di lei. L’abbraccio della Curva è sempre una cosa favolosa, un pubblico così c’è solo qui a Vicenza e da poche altre parti. Ce lo godiamo e cerchiamo di dare loro più soddisfazioni possibili”.