Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi, Alex Rolfini e Nicola Rauti, al termine della gara contro la Virtus Verona.
Vecchi: “Abbiamo fatto molto bene, cercavamo una prestazione di qualità e oggi l’abbiamo trovata. Nonostante un primo tempo in cui avremmo meritato di andare in vantaggio, nel secondo tempo siamo entrati in campo per aggredire ancora di più e continuare a mantenere il pallino del gioco. Dopo il primo gol e il raddoppio la partita l’abbiamo gestita molto bene, a parte il goal che abbiamo cercato di farci alla fine (ride, ndr).
Ritorno al goal di Rolfini? Sicuramente fa tanto bene a lui ma anche a noi. Ci era già andato vicino nelle altre partite e anche nel primo tempo aveva fatto una grande giocata, ma aveva trovato il miracolo del portiere. Ha avuto poi anche l’occasione di fare il secondo. Quando fanno gol gli attaccanti siamo sempre contenti e se vinciamo meglio ancora. Sono d’accordo nel dire che oggi non sì trova alcun giocatore che sì è espresso con poca qualità e intensità, perché hanno fatto tutti una partita importante.
Festa della squadra con Golemic sotto la Curva? Vista la festa dei 50 anni, volevamo regalare un vittoria alla Curva. Oggi è stata una partita positiva a tutto tondo. Per quanto riguarda Golemić, come ho detto ieri, mi dispiace molto, per noi era una presenza importante. L’hanno dimostrato i ragazzi oggi e sono felice che anche la Curva l’abbia tributato con uno striscione e con i cori. C’è un bel gruppo, da quando siamo arrivati noi lo scorso anno si è creato un bell’ambiente dentro lo spogliatoio, con così tanti giocatori importanti, non è nemmeno facile. Però cerchiamo di farli sentire tutti importanti e loro giustamente si sentono importanti. Sanno di essere in una squadra che mira in alto, quindi ci può stare qualche avvicendamento, però quando entrano si rendono tutti disponibili e tutti fanno parte del gruppo. Si allenano tutti al massimo da sempre e anche oggi abbiamo avuto la dimostrazione, poi anche gli infortunati stanno rientrando.
Primo goal su schema? Sì, non doveva essere proprio così, ma va bene (ride, ndr). La palla è andata per un certo punto dove doveva andare, poi è stata rimediata. Lavoriamo bene anche su queste cose, le proviamo e a volte diventano decisive, oggi l’abbiamo sbloccata così. Il lavoro sulle palle inattive è di staff, perché se ne occupano Marco Onesti e Matia Costigliolo e dalle loro idee, che vedono insieme a me e a Omar Danesi, andiamo a ritoccare o dare idee nuove, da cui nascono sempre soluzioni intelligenti.
Triestina? Il fatto che la Triestina abbia pareggiato a Padova è la dimostrazione che probabilmente con il nuovo allenatore sarà una partita più difficile di quello che ci si aspettava, ma sarebbe stata complicata lo stesso perché hanno comunque dei buoni valori. In ogni caso, a noi non cambia perché dobbiamo ragionare su noi stessi, su quello che stiamo facendo, a fare più punti possibili. Quando ci sarà la sosta di Natale, tireremo un po’ le somme e vedremo a che punto saremo, per ripartire ancora più forte. Sappiamo che stiamo rincorrendo da tanto, però il nostro focus deve essere sulle nostre prestazioni, non sugli altri.
Bella coralità della manovra? Oggi, dal punto di vista collettivo, è stata fatta una partita importante, sono stati partecipi tutti, sia del gioco che della fase difensiva. Siamo stati squadra al 100%. Abbiamo giocato senza freni”.
Rolfini: ”Tante bellissime emozioni, mi mancavano, purtroppo sono stato fermo 6 mesi, è passato troppo tempo. Sono contento per la squadra perché abbiamo fatto una grande partita, contro un avversario difficile, che quando viene qui ci mette sempre in difficoltà. Abbiamo vinto meritatamente.
Altre occasioni dove è stato bravo il portiere? Sì, ci avevo provato anche prima, l’importante è che dopo io ci sia riuscito e che sia servito ad indirizzare la partita, che poi abbiamo chiuso. Infortunio messo da parte? Sono libero mentalmente perché non mi dà per nulla fastidio.
Carica? Sicurante fare gol, per un attaccante, è linfa.
La festa sotto la Curva? Siamo veramente un bel gruppo, ci dispiace tanto per Golemić, sono cose che non dovrebbero capitare. Gole è una persona fantastica fuori dal campo e, dentro al campo, hanno visto tutti che giocatore è. Ci dispiace, abbiamo voluto salutarlo così, perché siamo una bella famiglia.
Dedica? A mia figlia, a mia moglie che è ancora in dolce attesa e a tutta la mia famiglia”.
Rauti: “Goal? Era uno schema che abbiamo provato ed è andata bene, noi comunque curiamo molto questi particolari e alle volte può succedere comunque l’imprevisto, siamo stati bravi ad adattarci ed è andata bene. Della Morte avrebbe dovuto dare la palla a Costa, ma aveva visto che avevano chiuso lo spazio, quindi, ha fatto una gran giocata e mi sono trovato la palla lì.
Gran partita? Loro sicuramente sono una buona squadra, sapevamo che con la loro imprevedibilità e il palleggio, ci potevano mettere in difficoltà e, a tratti, ci sono anche riusciti. Noi l’abbiamo preparata nell’andare ad aggredirli alti e poi sfruttare le ripartenze con i giocatori di gamba, siamo riusciti ad avere tante occasioni e potevano fare anche qualche goal in più, però alla fine il risultato ci dà una grossa soddisfazione.
Tante occasioni? Loro ci davano la possibilità di girare tra le linee e quindi abbiamo sfruttato questa possibilità, abbiamo avuto veramente tante occasioni. Effettivamente è stata una partita dove il risultato poteva anche essere più largo, però abbiamo anche rischiato di riprendere goal, quindi, noi siamo contenti tutti quanti per la prestazione, ci siamo divertiti in campo e questo penso si sia visto.
Rosicchiato due punti al Padova? Noi questa vittoria la dedichiamo a Golemic, perché io sono probabilmente l’ultimo di quelli che può dire quanto sia stato importante in questo spogliatoio e in questa squadra, però posso dire che ho visto un ragazzo che è stato con noi dal primo giorno fino ad oggi, a cui non è stata data la possibilità di giocare ma che è rimasto sempre con noi. Quindi la vittoria la dedichiamo a lui, perché poi è lui il primo a fare il tifo per noi.
Bottino importante di reti per me? Il lavoro non finisce. Sono contento, però sento che c’è ancora del margine dal punto di vista personale, quindi, bisogna lavorare per migliorare l’attacco all’area o il tiro da fuori o il movimento anticipare, in quanto sento che potrebbero darmi molti più numeri.
Ricorrenza della Curva? E’ stato molto molto bello entrare così, dà un effetto importante, è stato poi bello festeggiare sotto la Curva con Golemic, che a tutti gli effetti è ancora il nostro capitano”.