Le dichiarazioni di mister Stefano Vecchi e Filippo Costa, al termine dell’amichevole contro la Virtus Verona.

Mister Vecchi: “A che punto siamo? Il punto non lo so, però è chiaro che dobbiamo crescere, dobbiamo continuare a lavorare. Abbiamo fatto un ottimo ritiro, abbiamo caricato fino a ieri ed è normale che le gambe non possano girare contro una squadra che aveva già disputato delle amichevoli importanti, quindi già in partita. Noi avevamo bisogno di questa amichevole per capire cosa significa questa categoria. Primo tempo dal punto di vista del gioco e dal punto di vista tecnico abbiamo fatto bene mentre dal punto di vista difensivo no, abbiamo commesso degli errori anche abbastanza grossolani e li abbiamo commessi anche in fase di finalizzazione per cui dobbiamo migliorare anche lì, però diciamo che dal punto di vista del gioco tutta la gara è stata fatta discretamente bene. Dal punto di vista difensivo, invece, bisogna trovare un po’ più di energia e anche dal punto di vista tattico qualche accorgimento.
Occorre un centrale? Sì, purtroppo non ce lo aspettavamo, pensavamo di essere a posto invece continuiamo a perdere pezzi importanti e logicamente bisogna ricorrere di nuovo al mercato. È un ruolo non semplice da trovare soprattutto perché non deve ricoprire solo un ruolo importante in campo ma anche nello spogliatoio perché comunque Golemić in questa squadra è un leader. Ci si sta già muovendo, non è un un ruolo facile da ricoprire, qualche soluzione interna ce l’abbiamo, al di là di oggi, che comunque ripeto qualcuno non era molto brillante, però numericamente e qualitativamente abbiamo bisogno di un difensore centrale importante.
Ora il lavoro in pianura? Sicuramente lavoreremo altri due o tre giorni e poi penseremo alla partita di Coppa che diventa una partita importante perché comunque sono sempre confronti che ci preparano al campionato e quindi è una gara in cui vorrei passare il turno perché diventa importante rigiocare di nuovo contro una squadra di categoria. È quello che ci serve, abbiamo visto anche oggi, dobbiamo velocemente calarci nello spirito della scorsa stagione.
Sandon 90 minuti? È quello che dietro sta meglio, ha sopportato i carichi di lavoro in modo migliore e poi anche per necessità. Ho messo Vescovi perché era l’unico difensore che avevamo e dovevamo comunque chiudere con un certo equilibrio. Altre scelte sono state fatte anche in virtù del fatto che Morra e Rossi sono squalificati in Coppa Italia per cui c’è bisogno di far far minuti a qualcuno al posto di qualcun altro.
Fase difensiva preoccupa? Sì, perché siamo stati una squadra che il goal non lo prendeva mai. Quindi il fatto di subire goal alla prima amichevole anche contro dilettanti, poi contro una serie D, oggi.. quindi è una cosa da migliorare, anche inserendo quello che in questo momento manca. Già così basta e dovrebbe bastare, sicuramente la condizione migliore ci permetterà di trovare i nostri equilibri.
Carraro? Anche lui fisicamente non è chiaramente al top della condizione però è un giocatore che ha determinate caratteristiche, non può avere le caratteristiche per esempio di greco che entra e fa qualche accelerata e ti incide con delle incursioni, lui è molto lineare, ha una grande struttura e sicuramente come tutti gli altri deve crescere dal punto di vista fisico”.

Costa: “I carichi di lavoro si sono fatti sentire, ma c’è da salvare il fatto che una volta andati sotto, abbiamo dimostrato di non voler perdere la partita e di volerla rimettere subito sui binari. C’è da lavorare e migliorare per non concedere goal, ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno per come abbiamo reagito allo svantaggio. La fascia oggi? Mi ha fatto piacere ma siamo tanti capitani all’interno dello spogliatoio, oggi è toccato a me, ma ci sono tanti ragazzi che la possono portare. Si sta creando un bel gruppo, sulla scia dello scorso anno, i nuovi si sono inseriti molto bene e si sono messi subito a disposizione, dobbiamo continuare sulla strada tracciata lo scorso anno. Cosa manca? Ancora un po’ di brillantezza e conoscerci meglio con i nuovi, c’è ancora tanto da lavorare ma ci sono ampi margini di miglioramento”.

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