Al termine della gara contro il Novara, si è presentato in sala stampa l’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Rinaldo Sagramola.
“Sono qui io perché credo sia giusto venire a fare il punto della situazione, assumendoci le nostre responsabilità, tutti noi. E’ un problema nostro, è un problema interno ci dobbiamo ritrovare, parlo della squadra e di tutti noi che lavoriamo e che siamo stati messi nella condizione di fare quello che volevamo e quindi ci dobbiamo assumere le responsabilità per come stanno andando le cose, nei confronti della città e dei tifosi. Dobbiamo soltanto rimboccarci le maniche e lavorare, punto. Questi siamo e questi rimarremo. Abbiamo dimostrato in alcune occasioni di essere molto più bravi di quanto abbiamo fatto oggi o di quanto stiamo facendo in queste ultime settimane e dobbiamo capirne il motivo. C’è stata questa involuzione rispetto a un mese fa, dobbiamo rispondere noi personalmente per la città, i tifosi, la proprietà.
Credo sia giusto che mi presenti qui io oggi, voglio precisare quanto ho appena detto, non ci sono responsabilità se non le nostre, punto, nei confronti di tutti. Chiunque è venuto qui, me compreso, è venuto sapendo cosa avrebbe dovuto fare e cosa avrebbe dovuto contribuire a far fare e quindi abbiamo accettato tutti: calciatori, allenatori, direttore sportivo, direttore generale. Sappiamo che dobbiamo soltanto lavorare, dipende solo da noi, per cercare di fare meglio di quando stiamo facendo.
Mercato? L’attaccante si è cercato per aumentare la competitività di quel reparto, per tenere tutti sulle spine, per cercare di migliorarne comunque ulteriormente l’efficacia. Oltretutto, abbiamo preso un giocatore che ci piaceva e rappresentava un’opportunità. Per il resto non è che non abbiamo guardato voglio dire, si sarebbe fatto qualunque cosa, qualora ci fosse stata la convinzione che avrebbe contribuito a far migliorare il rendimento della squadra. Non si è trovato e non si è preso, però voglio dire, non è che non si è cercato o si è trascurato. Dovevamo prendere un difensore con determinate caratteristiche, l’abbiamo preso, sfortuna ha voluto che si sia fatto male tre giorni fa, purtroppo, e quindi oggi non era disponibile.
Sconfitta simile a tre giorni fa che spiegazione dare? Se avessi le risposte, avremmo già risolto gran parte dei problemi. Certamente c’è un problema evidente di personalità, la squadra si impaurisce alle prime difficoltà e oggi è successo di fatto questo. Abbiamo perso certezze, commettendo degli errori banalissimi, compreso quello che c’è costato il goal del pari. Ma anche sul secondo goal, se andiamo a vedere, c’è stato un errore di valutazione da parte di qualcuno. Però, ripeto, è una questione di insicurezza e di personalità, che questa squadra in questo momento non dovrebbe aver perso. Ci eravamo illusi fino a dicembre e poi è successo qualcosa che io, devo essere sincero, faccio fatica a capire, perché non siamo più quelli di un mese fa. Siamo ritornati a novembre.
Tre sconfitte in quattro partite sono pesanti? Molto, molto pesanti.
Cosa fare? Dobbiamo lavorare soprattutto su noi stessi per cercare di ritrovarci. Un mese fa eravamo gli stessi, non eravamo altri, erano questi i giocatori. Dobbiamo provare a lavorare con serenità e impegno per cercare di ritrovarci tutti quanti, un mese fa non è che avessimo un’altra squadra, eravamo questi.
Involuzione? E’ un problema di personalità, probabilmente. Evidentemente di fronte alle difficoltà la squadra ha reagito male, perdendo sicurezze e commettendo errori banali, oltre ad alcuni giocatori che potrebbero fare la differenza con i propri mezzi, ma che ora magari stanno vivendo un momento di particolare difficoltà. Tuttavia è un problema nostro e dobbiamo lavorare e ritrovarci, ritrovare la sicurezza, la determinazione, l’unità d’intenti, senza le quali non si va da nessuna parte.
Pro Sesto c’erano 10 assenti ma la squadra era diversa? Non è da oggi, ma dalla ripresa, a parte la gara contro il Padova, sembra che sia successo qualcosa. Dobbiamo ritrovare quella squadra, erano questi i calciatori, vuol dire che le potenzialità ci sono, dobbiamo ritrovarci e far sì che con la serenità e con il lavoro, riescano ad esprimere le loro qualità, perché ci sono.
Il cambio di Zonta? Purtroppo ha subito una contrattura e si è fermato, se fosse entrato nel secondo tempo avremmo rischiato un infortunio più serio.
Prendiamo goal con estrema facilità? Non è l’impostazione tattica della squadra, ma abbiamo commesso degli errori banali. Nel primo goal avevamo due giocatori sulla palla, ma l’avversario ha fatto goal con la squadra in uscita. Non penso sia un problema di sistema di gioco, è un problema di sicurezza, che è venuta a mancare. Non voglio cercare alibi nelle assenze di oggi, peraltro tutte concentrate su un reparto, ci dobbiamo ritrovare un po’ tutti”.