Le parole di mister Francesco Modesto, Tjaš Begić e Franco Ferrari, al termine della sfida contro il Padova.
Modesto: “E’ stata una partita dal doppio volto: nel primo tempo eravamo più lunghi e abbiamo perso molte seconde palle, sbagliando anche qualche passaggio, innescando le loro ripartenze. Però anche nel primo tempo abbiamo avuto delle opportunità anche se abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio e qualche uno contro uno, invece nel secondo tempo abbiamo cambiato totalmente volto: siamo stati più alti, più aggressivi, anche nel gioco abbiamo sfruttato meglio la superiorità a sinistra per andare in porta. Chi è entrato ha fatto molto bene, ma è quello che mi aspettavo, perché chi entra deve sempre determinare. Peccato perché negli ultimi minuti avremmo potuto vincere, ma va bene così. Dobbiamo migliorarci e lavorare su ciò che abbiamo sbagliato. Primo tempo? Ci pressavano e hanno giocato a viso aperto, poi nel secondo tempo loro si sono abbassati e si sono chiusi, ma siamo stati pazienti col palleggio. Abbiamo però il potenziale per migliorarci velocemente. Non dovevamo perdere così tanti palloni nel primo tempo e sbagliare le seconde palle. Ora che rientreranno quasi tutti, ripartiremo. Rigore su Rolfini? Non lo so, lui era davanti al difensore, poi decide l’arbitro sul contatto. Ronaldo prima? Si è allenato ieri con il gruppo, non potevamo rischiare, è già tanto che sia entrato gli ultimi minuti. Cappelletti? Nel primo tempo ha sostenuto la difesa facendo una grande partita, poi ho cercato di mettere più velocità. Ronaldo messo dentro per la punizione? No, era già programmato, poi quando ho visto che c’era la punizione ho affrettato il cambio (ride, ndr). Ricerca ossessiva dei passaggi in area? A volte è vero che lo facciamo troppo, in allenamento però calciano molto di più in porta. Per caratteristiche a questi giocatori piace giocare con triangolazioni e palla addosso, dobbiamo però cercare di più la finalizzazione e tirare. Tuttavia i miei ragazzi mi sorprendono sempre, ho giocatori che possono giocare dappertutto. Ho inoltre la soddisfazione di aver messo Corradi, che è un 2005, in una partita del genere, sembrava però avesse un’esperienza importante. Sono contento perché è un ragazzo che merita. Sandon? Aveva i crampi, valuteremo. Risposte? Continuo miglioramento. Mercato? Mi fido della mia dirigenza e presidenza, io non mi posso lamentare di nessuno perché ho dei ragazzi professionali, che hanno voglia di migliorarsi ogni giorno, ho ragazzi giovani e ho quelli più esperti e che hanno cultura del lavoro. Se poi la società valutasse di mettere dentro altri giocatori, ben venga. Un regalo sul mercato? No, mancherei di rispetto ai giocatori che alleno. Questo periodo per me è noioso per me e per i giocatori, perché arrivano mille telefonate e si è sempre distratti, ma noi dobbiamo pensare solo al Vicenza”.
Begic: “Secondo me è stata una partita dura, come lo sono sempre i derby, abbiamo giocato bene e siamo felici di essere riusciti a pareggiare, ma potevamo anche vincere, quindi dobbiamo lavorare ancora di più. Questa partita è già finita, quindi ora la testa deve andare a sabato che dobbiamo vincere. Nel secondo tempo siamo entrati con ancora più voglia e abbiamo avuto tante situazioni per fare goal nella loro area, dobbiamo avere ancora più qualità nei nostri movimenti, oggi è stato questo forse che è un po’ mancato nel primo tempo. C’erano 10.000 persone che urlavano e incitavano è sempre molto bello giocare così, ma all’inizio dovevamo prendere le misure, dopo quando abbiamo visto che potevamo fare il nostro gioco e soprattutto dopo aver fatto goal, è stato bellissimo perché siamo andati tutti assieme e con tutto lo stadio, con tutti i tifosi siamo andati forti nel secondo tempo. Abbiamo fatto un goal, potevamo anche fare il secondo, ma va bene anche così. Ho corso tanto? Correre tanto è il mio lavoro. Il secondo tempo loro sono stati più bassi e ho avuto più spazio, perché a me piace andare uno contro uno e questo mi aiutato, questa è stata per me la differenza fra il primo e il secondo tempo. Ruolo diverso rispetto al passato? Quest’anno ho ricevuto tante nuove informazioni e indicazioni, in particolare sulla fase difensiva, non avevo mai giocato prima d’ora in questo ruolo, ho sempre giocato come esterno alto in Slovenia. All’inizio è stato difficile, ma devo dire che ogni giorno mi alleno tanto, ascolto quello che mi dicono gli altri e cerco di migliorare assieme alla squadra”.
Ferrari: “E’ stata una partita difficile, contro un avversario forte, il rammarico è che si poteva vincere, per come abbiamo giocato il secondo tempo più che altro. Tutti i ragazzi hanno fatto una buona prestazione, partendo dall’1-0 per loro, hanno fatto capire che siamo una squadra che vuole vincere sempre. Quindi in quel senso siamo contenti, peccato perché si poteva vincere, però vedendo quello che ha fatto la squadra in tutta la partita e come abbiamo giocato, siamo comunque contenti. Sacrificio? Tanto sacrificio, me lo chiede il mister, mi fa piacere farlo per la squadra, tanta corsa, tante legnate, però basta che arrivino i risultati, oggi non è arrivato come speravamo, però come corro io, corrono a tutti. Avevamo troppa voglia di fare risultato e questo a volte ti fa fare delle scelte sbagliate, però nonostante quello, siamo arrivati due-tre volte e ci è mancato l’ultimo passaggio. Però la squadra c’è stata, loro hanno fatto poco in quel senso, tranne il goal. Ierardi? Me l’ha messa lì, una bella palla, io avevo tanta voglia di segnare, sono contento e la dedica speciale è per me la mia ragazza, perché domani è il nostro anniversario dei quattro anni, quindi si può dire che ancora di più volevo segnare a tutti costi. Valentini? E’ mio amico, ha giocato nella squadra della mia città, è una bravissima persona, ogni tanto lo sento, questa volta gli è andata male, mi ha perso nella marcatura. Obiettivo di reti? Non mi sono posto un numero, ne ho parlato con i fisioterapisti, con i dottori, però non si dice, speriamo di farne il più possibile”.