Le parole di mister Francesco Modesto, Mario Ierardi e Nicola Dalmonte, al termine della sfida contro la Pergolettese.
Modesto: “I meriti sono tutti dei ragazzi: ho dei ragazzi straordinari, tra mille difficoltà e pochi giorni di recupero rispetto agli avversari, non mollano niente, aggrediscono fino all’ultimo secondo anche con i crampi, come ho visto fare a Bellich alla fine. È una sensazione positiva: se loro hanno questo tipo di rabbia e voglia, poi le loro qualità tecniche escono fuori e i risultati arrivano. Il risultato è una conseguenza dell’atteggiamento, lo vogliono a tutti i costi, sanno soffrire e vogliono fare le cose fatte bene, nonostante le mille difficoltà, con gli esterni d’attacco che si sacrificano nel fare i quinti, anche se Begic alla fine era stremato, però tutti si arrampicano e fanno le cose giuste. Al di là del risultato, è l’atteggiamento che mi piace. I miei meriti? Non vi nego che sono contento dei risultati che sono arrivati, ma io senza i ragazzi non vado da nessuna parte. Loro hanno colto subito il mio pensiero e lo fanno, sono contento di questo. Dentro di me non sono mai contento, vivo così e la vivo male perché non mi accontento mai e la strada è ancora lunga. C’è tanta strada da percorrere, va vista a lungo raggio e anche i giocatori la devono vedere come me. Ogni partita è un’insidia: la Pergolettese è una buona squadra, ben organizzata con un buon allenatore che ha idee importanti e con giocatori aggressivi Se loro vanno a 100, noi dobbiamo andare a 101, 102, 103…solo così si raccolgono i frutti. Gli infortuni? È un problema dell’ultimo periodo, pensiamo alla spalla, oggi al ginocchio. Sugli acciacchi invece ci sono tanti fattori che contribuiscono a questa situazione, come le tante partite ravvicinate e le condizioni climatiche, poi tocca cambiare tutto. Però il fatto che i giocatori si adattino a giocare in ruoli che non sono loro è un ottimo segnale, sono stati strepitosi. Hanno tutti la tigna giusta per non farsi sorprendere. Ferrari? È un giocatore intelligente, sa come gestirsi. Lui prende 800 mila botte a partita, dovrebbero rispettarlo, poi magari appena alza il braccio un po’ più alto prende il giallo, deve solo stare un po’ più attento. La mia espulsione? Mi sono arrabbiato per il fallo non dato su Jimenez da cui poi abbiamo preso un contropiede. Sono andato fuori dalle righe e non volevo, ma il mio istinto ha prevalso: è il mio modo di vivere le partite. Salto Pordenone? Sono i giocatori ad andare in campo, non io, ora pensiamo alla Coppa. Turnover contro la Viterbese? Porteremo qualche ragazzo della Primavera, sono andato a vederla giocare ieri proprio per questo motivo, poi verranno inseriti i ragazzi che hanno fatto poco minutaggio. Per noi la Coppa Italia è una partita importante. Padella? E’ rientrato in gruppo, ha fatto solo un allenamento con la squadra ma a ritmi molto ridotti: va preservato, ha avuto un infortunio in un punto delicato, valuteremo. Cappelletti? Sta bene. La classifica? Non la guardo, magari stasera, ma niente di particolare.”
Ierardi: “Sono contento, ci lavoriamo tanto sulle palle inattive, però sono soddisfazioni. Speriamo di farne altri. Il Goal? Non essendoci il Var, in area ti tengono molto la maglia, quindi parto un po’ più lontano, per non farmi marcare e leggere la traiettoria, era un po’ bassa per colpirla di testa e ho pensato di andarci col piede, l’ho calciata davvero bene, anche perché ero col mancino, bene così. Classifica? Appena finita la partita abbiamo visto e sono soddisfazioni, un mese e mezzo fa eravamo davvero tristi, demoralizzati, perché non riuscivamo a vedere i risultati del nostro lavoro e adesso vediamo che il lavoro sta pagando e c’è un’aria diversa, comunque buon umore, anche agli allenamenti. Le motivazioni sono importanti, perché anche prima ci credevamo fino in fondo, c’era qualche cosa da mettere a posto, ma questo mister ci sta dando la grinta giusta e le soluzioni le recepiamo meglio e quindi riusciamo a tirare fuori risultato, anche in maniera sporca, però riusciamo a portare a casa il risultato. Pordenone? Test della verità, ci presentiamo là non al top della forma perché ci mancherà qualche giocatore, ma abbiamo dimostrato che anche con compagni di squadra fondamentali fuori, siamo riusciti a creare, a non far sentirne la loro mancanza. Stanchezza? Si sente soprattutto adesso che il tempo è così, il campo diventa più pesante, si sentono i carichi di lavoro importanti, però anche in quello i mister sono bravi a gestirci, a farci riposare durante la settimana, con degli allenamenti specifici. Dedica? Alla mia famiglia, alla mia ragazza, perché mi supportano sempre. Dopo un anno fuori dal campo per infortunio? Sono contentissimo, io mi sentivo che potevo dare una mano a questa squadra, infatti nell’anno e mezzo che ho perso, mi sentivo davvero in difetto a non aver potuto aiutare nei momenti di difficoltà, ma adesso si pensa al presente e a fare bene quest’anno”.
Dalmonte: “Sono contento perché il goal è servito alla squadra per evitare un po’ di sofferenza nel finale, perché comunque nel secondo tempo ci siamo un po’ abbassati, vuoi per le tante partite fatte, questa è la terza gara consecutiva in settimana e si sentiva. Poi sentivamo anche l’importanza del risultato, perché stai vincendo e non vuoi concedere niente, ti abbassi un pelo, però è lì che rischi, quindi dopo, bene che è arrivato il secondo goal in quel momento lì, così abbiamo evitato negli ultimi minuti di soffrire ancora un po’. Classifica? L’abbiamo vista, siamo contenti, diciamo che magari non pensavamo di arrivarci oggi, nonostante volessimo vincere a tutti i costi. Dobbiamo giocare con il Pordenone e dobbiamo cercare di vincere. Sicuramente il morale è molto alto, perché veniamo da una serie di risultati positivi, con sei vittorie, quindi sicuramente non può che essere alto l’umore. Dobbiamo essere bravi a non pensare di aver già fatto tutto, perché non abbiamo fatto niente e abbiamo appena iniziato, dobbiamo continuare così e solo così possiamo provare ad arrivare dove vogliamo. Tiri? Oggi ho fatto solamente un tiro e ho fatto goal, cioè è bello, diciamo che ci sono delle volte che magari tiri quattro-cinque volte e non va mai dentro, come con l’Arzignano, ho fatto un tiro e bene così. Ognuno di noi può dare tanto e ci proveremo fino alla fine, perché col mister stiamo lavorando bene, anche adesso, che magari gli allenamenti sono un po’ più tranquilli, visto che giochiamo spesso, però il mister ci fa capire bene quello che dobbiamo fare e noi dobbiamo essere bravi a seguirlo e a fare quello che ci chiede. Di Carlo? Mi sono trovato bene perché è lui che mi ha voluto qua. Lo avevo avuto anche a Cesena, poi mi ha voluto lui a Vicenza, quindi lo ringrazio per questo e per tutto, sarà bello giocarci contro, in campo però dobbiamo vincere noi e basta. Obiettivo reti? Non mi metto nessun obiettivo, pensiamo all’obiettivo di squadra, poi dopo se vengono i goal ben venga”.