Mister Francesco Baldini ha incontrato la stampa, alla vigilia della sfida contro la Pro Vercelli, in programma domani alle 14:30 allo stadio Menti.
“Ormai c’avevo preso gusto a giocare ogni due giorni (ride, ndr). Anche se poi si arriva stanchi, a me piace avere sempre la competizione. Questa settimana i ragazzi sono riusciti, dopo un mese, a fare una giornata di riposo. Hanno fatto degli ottimi allenamenti. Oggi abbiamo fatto la rifinitura, ma non abbiamo convocato Stoppa e Cappelletti per domani. Cappelletti starà fermo 15 giorni per vedere se riusciamo a farlo stare un po’ meglio, mentre Stoppa ha solo un affaticamento muscolare ma non vogliamo rischiare, anche se ha già ripreso ad allenarsi.
Cambiato qualcosa nella testa dei giocatori? La partita di Renate ha dato un’accelerata importante al percorso di crescita che dovevamo fare. Non fa mai bene perdere, ma se ci è servito a compattarci ancora di più, ben venga. Dopo quella partita ci siamo guardati in faccia, penso che il cambiamento si sia visto in campo, soprattutto nell’ultima partita che abbiamo giocato fuori casa; nella sua totalità è la partita più completa che abbiamo fatto. Detto questo, penso, che questa squadra abbia ancora dei margini di miglioramento. Sono la maggior parte a livello mentale, come la convinzione e la mentalità vincente di squadra. Poi ci sono anche quelli a livello tecnico-tattico come avere ancora più possesso palla, sfruttare le occasioni, lavorare meglio in fase di non possesso.
Continuità? ho detto ai ragazzi che è arrivato il momento di accelerare, di avere la convinzione di essere una buona squadra. Non basta solo pensarlo, bisogna anche dimostrarlo. Dobbiamo dimostrare di essere arrivati. Non saranno partite semplici. La Pro Vercelli ha battuto la Feralpisalò che è una squadra molto solida. In questo momento sono molto più fiducioso rispetto al passato, per quanto riguarda la prestazione di domani e quella delle prossime partite.
Tutti titolari? Credo che il messaggio sia passato. Io non ero facile da tenere fuori quando giocavo, però il calcio è cambiato perché bisogna sempre ragionare sul fatto che ogni domenica giochiamo in 16. Nel calcio di ora chi subentra cambia le partite. L’assist a Dalmonte l’ha fatto Zonta che era appena entrato, la palla a Zonta è arrivata da Oviszach che era appena entrato. Quando c’ero io con due sostituzioni si cambiava poco. Ora i titolari sono 16 e non è una cosa semplice da fare capire ai giocatori, ci vuole tempo. Ma se un allenatore è coerente in quello che dice, ovvero che l’occasione capita a tutti, il messaggio passa.
Messaggio? E’ arrivato nell’ultima prestazione. Non ho paura a dire che uno di questi era Valietti ed è stato uno dei migliori in campo. Valietti non si è mai allenato male, ma non avevo visto un determinato atteggiamento in campo nelle partite. Ora si è guadagnato la mia fiducia.
Formazione tipo? Pensare di avere 11 giocatori e gli altri tutti riserve non è nel mio modo di pensare e si andrebbe poco lontano. Io voglio sfruttare tutta la rosa che ho a disposizione. A fine campionato ci saranno 4-5 giocatori che magari avranno fatto tutte le partite perché magari sono dei leader, ma quelli che giocheranno di meno ne avranno disputate 17-18. Si è quindi tutti protagonisti. Ho la tendenza a mettere i giocatori nelle condizioni di avere le loro opportunità.
Dalmonte dipendenti? E’ un giocatore molto forte e fondamentale ma il giorno che dovesse mancare avrei comunque una squadra che lotterebbe per vincere.
I centrali? Vorrei fare un plauso a Padella. È ritornato un ragazzino. L’altro giorno mi ha detto che se 4/5 anni fa un allenatore gli avesse detto che avrebbe fatto più di quattro partite di fila in pochi giorni, gli avrebbe risposto se era un pazzo. Si sente bene, si diverte, non vede l’ora di venire al campo a fare gli allenamenti. In questo periodo, un po’ complicato, è stato uno dei trascinatori per eccellenza della squadra, ma si vede anche in campo. Sono molto contento di aver recuperato Pasini, lo vedo con il sorriso e partecipe. Sono una coppia che mi piace molto. Abbiamo anche Ierardi che potrebbe fare il centrale. La linea difensiva credo sia cresciuta molto. Mi va di spendere due parole su Padella e Pasini, perché non l’avevo ancora fatto, ma sono stati fondamentali.
Valietti? Si è conquistato sul campo la possibilità di essere titolare, Ierardi sta bene, valuterò domani.
Jimenez? Gioca. E’ un accentratore di gioco, come lo è Ronaldo. Da loro passa l’80% dei palloni.
Cavion? Nell’ultima partita ha commesso ancora qualche errorino ma questa settimana l’ho visto molto meglio. Stanno molto bene anche Zonta e Scarsella. Il centrocampo è quello che mi fa venire più pensieri, in senso positivo, perché è dove ho più giocatori da far girare e tenere in considerazione. Devo essere bravo a farli ruotare e a farli tenere sul pezzo tutti.
Greco? Sta bene. In questi giorni ho visto ritornargli la gamba giusta, essendo un giocatore che ha strappo e velocità.
Zanini ha detto: “Questo Vicenza oggi è un Vicenza da playoff, ma è un Vicenza che vale il primo posto assoluto e deve fare ancora un piccolo gradino”. Ha ragione, come ho detto prima ci sono margini di miglioramento e in ogni allenamento si vede. Bisogna tirare fuori quello che mettiamo in allenamento e che non ho ancora visto in partita.
Rolfini? Ha la mia massima fiducia e sono sicuro che arriverà. Gli attaccanti si devono sbloccare. Le squadre che ho allenato hanno sempre avuto gli attaccanti che hanno fatto goal, penso anche a Moro lo scorso anno. Naturalmente è merito loro ma è anche il nostro modo di proporre calcio che porta ad avere tanti palloni dentro all’area. Sono sicuro che arriveranno anche i suoi goal e i goal che poi si ricordano sono quelli che arrivano verso la fine del campionato”.