Mister Francesco Baldini ha incontrato la stampa, alla vigilia della sfida contro il Renate, in programma domani alle 17:30 allo stadio Città di Meda.
“In questo momento dobbiamo dare continuità di prestazione e di risultati. La concentrazione deve essere massima e totale perché è ora di tenere il passo e accelerare. Abbiamo la possibilità di farlo.
Partita da squadra? Sì, per quanto hanno dato le punte in fase di non possesso palla per recuperare il pallone, per quanto siamo stati compatti sotto la linea della palla nei 20 minuti in cui la Juve ci ha messi in difficoltà, dalle sensazioni dei ragazzi in panchina che sembrava fossero in campo a giocare e tanti altri segnali che mi fanno pensare che ci stiamo compattando ulteriormente. Non che siano mai stati dei problemi, anche perché le cose sono sempre andate bene, però è normale che quando si cambiano tanti giocatori, ci sia bisogno di un periodo nel quale occorre trovare la quadra a livello di spogliatoio.
Come stiamo? La squadra sta bene, dobbiamo valutare Cappelletti ieri l’abbiamo tenuto a riposo, visto che erano 9 mesi che non giocava. Il messaggio che è passato dopo la partita della Juve, è quello di correre e andare forte tutti. Ho visto che è stato recepito dai ragazzi perché in questi due giorni di allenamento i ragazzi sono andati forte.
Turnover? Vedremo, Dalmonte non ha mai saltato un minuto di partita, Rolfini non ha trovato il goal ma a livello di prestazione mi è piaciuto. Qualcosina è naturale che cambierò, anche a centrocampo, anche perché dopo quattro giorni rigiochiamo. Pasini sta bene, ha già fatto sei allenamenti da quando stava male, di cui tre molto bene, Padella sta bene e anche Bellich è rientrato.
Cosa non voglio vedere con il Renate? Non voglio vedere un inizio di partita moscio, ma voglio un inizio da squadra che ha preso consapevolezza di quello che fa e del lavoro fatto finora. Sicuramente abbiamo massimo rispetto per il Renate che da quattro anni sta facendo risultati, che ha un gruppo di giocatori che giocano insieme da diverso tempo, ma sono consapevole anche del fatto che dobbiamo pensare a noi. Voglio un inizio di partita importante.
Maggiore equilibrio? La strada da percorre è l’interpretazione che hanno messo i ragazzi nella partita. Sicuramente il modulo con cui stiamo giocando ha dato più solidità, consapevolezza, equilibrio e per ora penso sia una cosa importante ed era la cosa più difficile da fare. In questo momento andiamo avanti così.
Problema di rosa essendo una squadra costruita per un altro modulo? La squadra è stata costruita con delle idee, ma vi ho sempre detto che nel momento in cui avessi voluto essere più difensivo, avrei avuto gli interpreti per poterlo fare. A destra ho Cappelletti, Ierardi e Valietti, a sinistra ho Sandon e Bellich che qualche volta ha fatto il terzino, però sono giocatori più difensivi, rispetto a giocare con quinti come Dalmonte, Begic o Greco dall’altra parte. Ho sempre avuto grandissima fiducia nei ragazzi e nella squadra che è stata costruita, consapevole che avevo la possibilità di cambiare qualcosa.
Ti sorprende il Renate? No, perché hanno sempre fatto della compattezza e della solidità la loro forza. Soprattutto in casa, non è una squadra semplice da affrontare. E’ una società che lavora in un certo modo a prescindere dai giocatori, è solida, non sono un caso i risultati che sta ottenendo negli ultimi quattro anni.
Raccomandazione di domani? Voglio rivedere lo stesso spirito che ho visto nell’ultima partita, perché quella deve essere la nostra normalità.
Fase difensiva? Deve partire dall’attacco e visto che ha portato bene, dico che se non la vedo fare a Ferrari, lo sostituisco dopo 20 minuti (ride, ndr). Ma vale per tutti quelli che giocano davanti. Nel calcio ci sono due fasi e quando non hai il pallone, occorre lavorare. A volte sembra che il campo sia in salita, quando bisogna rientrare. Ma il campo è sempre piatto uguale. Se ho la forza di andare, devo avere quella di tornare. Se ho la forza per fare un allungo di 50 metri, non posso rientrare con una corsetta lenta, ma devo fare un allungo di 50 metri per rientrare, perché il campo non è in salita.
Ronaldo frenato dal nervosismo in carriera? Sono la persona meno indicata per parlare di nervosismo, vista la mia carriera (ride, ndr). Lui ha una rabbia positiva. Non vuole perdere, non ama perdere e non vorrebbe perdere nemmeno se giocasse a carte in famiglia. Quindi quando le cose non vanno come si vorrebbe, può venire fuori una rabbia che, se non si sa controllare, diventa eccesso. Io, in parte, avevo il suo problema da giocatore e magari passi per attaccabrighe e invece è una questione di voglia di vincere. Io ho dovuto lavorare tanto su questo. Quello che potrebbe aver frenato Ronaldo, per non aver giocato ad altissimi livelli, è il fatto di perdere palloni importanti davanti alla difesa, per troppa sicurezza. Lavorerò con lui per cercare di migliorarla”.
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